POP #Storiedipalloncini ep.16

Episodio 16

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Dopotutto, funzionava così anche per le papere, no?

Si chiama “imprinting” o qualcosa del genere. L’anatroccolo, sprovvisto di mamma, fa ricadere le sue pretese genitoriali sul primo individuo che trova più o meno simile all’idea che si è fatto di mamma anatra.

Nessun mistero, quindi, che quel palloncino solitario e sprovvisto della chioccia, avesse iniziato a tallonare l’enorme dirigibile incaricato di dare ai turisti una nuova prospettiva della nostra metropoli. Dapprima, il dirigibile, sembrò abbastanza scocciato di questa nuova presenza che lo seguiva in ogni dove. Tentava di accelerare, sballottando tutti i turisti a bordo, per seminare la scomoda partecipazione del figlioccio acquisito.

Poi, piano piano, si era abituato ed era praticamente impossibile vederli separati. Il dirigibile, all’occorrenza, riparava il fragile palloncino dalle folate di vento troppo violente. Se il piccolino rimaneva indietro, l’enorme pallone non accelerava più, anzi, rallentava fino a che l’altro non avesse recuperato la strada.

E se qualche turista, all’interno del dirigibile, si fosse lamentato per l’andamento fin troppo fiacco della loro gita, be’, avrebbe dovuto prepararsi a qualche bello scossone.

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Episodio 17

C’è chi al guinzaglio portava un cane. Qualche temerario, ogni tanto, lo si vedeva anche con un gatto agguantato in una pettorina, nonostante la natura selvaggia tipica del felino.

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