POP #Storiedipalloncini ep.14
Episodio 14
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Quando ho compiuto diciotto anni ero preoccupato.
Era inizio giugno e faceva già un gran caldo. La scuola stava finendo, ma quelle ultime mattine, alzarsi da letto era un’impresa che sembrava sempre più complicata.
Cosa voleva dire fare diciotto anni? Voleva dire che sarei diventato un adulto? Quando ero bambino e pensavo al momento in cui sarei diventato maggiorenne, mi ero sempre immaginato che, come per magia, a un certo punto venisse azionato un interruttore e si diventasse grandi. Non era successo.
E, forse, neanche lo volevo, diventare grande, con tutte le responsabilità e i cambiamenti del caso. Quella mattina mi alzai intorpidito e mi diressi a passo di zombie verso il bagno.
Dentro, mi aspettava una sorpresa: una volta aperta la porta, un nugolo di palloncini colorati e festosi mi travolse. Mamma e papà spuntarono da dietro la porta di camera loro e mi guardarono sorridendo e battendo le mani. Palloncini! Che fesseria, per un adulto.
E allora perché mi veniva da sorridere?
Forse, dopotutto, non sarebbe cambiato niente.
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Episodio 15
“E come si sente a riguardo?”
Il terapista, trincerato dietro la sua cartelletta e i suoi occhiali schermati, ascoltava pazientemente il derelitto disteso sul lettino.
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Tutte le settimane, nuove avventure!
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