POP #Storiedipalloncini ep.12
Episodio 12
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Gli era sembrato il metodo migliore.
Dopotutto, un piccione si sarebbe perso e non aveva trovato nessuno disposto ad affittargli una mongolfiera. Allora era salito sul palazzo più alto che conosceva e, legato al filo di un palloncino, aveva mandato il messaggio.
Sul foglio si poteva leggere: “C’è qualcuno, lassù?”
Era l’unica cosa che poteva salvarlo da quel gorgo di casini esistenziali in cui si era ficcato. Aveva il morale a terra, era solo come un cane e aveva disperatamente bisogno di un segno divino. Di quale divinità, non aveva importanza. Aveva solo bisogno di sapere che era parte di un disegno più grande, che la sua misera vita aveva comunque uno scopo. Il palloncino, con la sua naturale tendenza a salire verso l’alto, avrebbe recapitato il messaggio.
Non ricorda per quante ore rimase sulla cima del palazzo, in attesa.
Sa solo che, verso sera, quando anche il sole stava per rinunciare e aveva deciso di schiacciare un pisolino sotto l’orizzonte, vide il palloncino che, in barba a tutte le leggi conosciute, stava tornando a terra.
Si sarà sgonfiato, pensò. Non è arrivato da nessuna parte. L’ovetto di plastica gli si depositò ai piedi e lui, afflitto e deluso, srotolò velocemente il messaggio che aveva scritto. Lo srotolò non sa neanche lui aspettandosi che cosa, ma sicuramente non quello che vide. Sgranò gli occhi, incredulo.
Sul foglio c’era scritto: “Sì, che vuoi?”
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Episodio 13
“Aspetta, aspetta, Claudio ne ha una bella! Vai, raccontagliela!”
Le cene dei chirurghi erano così. Superati i convenevoli e messi tutti al corrente sullo stato di salute dei rispettivi coniugi, si iniziava a raccontare le situazioni più assurde successe in sala operatoria.
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Tutte le settimane, nuove avventure!
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