POP #Storiedipalloncini ep.2
Episodio 2
Era a terra.
Inutile parlare di fisica, di leggi della gravità, di densità dell’aria. Quando l’umore era nero, il palloncino se ne rimaneva, placido, sul pavimento del suo studio. Era come un indicatore di disponibilità d’animo. Ancora non so come mai ci fosse tra di loro quello strano legame, come se lui e il palloncino fossero legati al cuore da una doppia mandata di sottilissimo spago.
“Non va” mi disse semplicemente, storcendo la bocca. Cosa rispondere a una persona che dice così? E poi lo conoscevo bene. Sapevo cosa stava passando e aveva tutto il diritto di sentirsi così. Mentre cercavo, a perdifiato, parole di consolazione sigillate da qualche parte nella mia testa, i miei piedi e le mie braccia si mossero prima che potessi dire qualsiasi altra cosa. L’istinto capì che era la cosa giusta da fare. Lo abbracciai.
Lui si irrigidì, ma solo per un istante. Poi sentii le spalle cedere e addolcirsi e la testa atterrare sulla mia spalla.
Dietro di lui, il palloncino iniziò a sollevarsi, discreto ed elegante.
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Episodio 3
“Mi scusi” disse alzando la testa per aria “ma cosa fa?”
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Tutte le settimane, nuove avventure!
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